Congiuntiva gatto

Cheratiti, congiuntiviti e cheratocongiuntiviti infettive

COSA È
L’ infiammazione della cornea, della congiuntiva o di entrambe causate da microorganismi. Possono presentarsi in forma:

  • Acuta con erosioni/ulcere corneali, edema congiuntivale (chemosi), fotofobia o blefarospasmo a causa del dolore, lacrimazione abbondante sierosa o purulenta, , starnuti e scolo nasale
  • Cronica con ulcere corneali accompagnate da edema corneale, infiltrazione vascolare stromale, possibile presenza di nigrum, infiltrazione congiuntivale con presenza di follicoli. Una particolare forma di cheratocongiuntivite cronica è quella comunemente definita “eosinofilica” (per il tipo di cellule preponderanti).

L’ agente eziologico maggiormente responsabile di congiuntivite batterica primaria è la Chlamydophila Felis , mentre è virale quello della cheratite (ulcerativa e non): herpes felino (FHV-1) che può causare anche congiuntivite. Entrambe le forme si possono presentare in forma mono o bilaterale e nell’ultimo caso anche non simultaneamente.

COSA FARE
La diagnosi viene avviene grazie a:

  • Visita oculistica durante la quale è importante raccogliere un’ accurata anamnesi seguita da misurazione della lacrimazione (test di Schirmer I), esame con strumenti ad ingrandimento della superficie oculare prima e dopo l’applicazione di coloranti specifici (fluoresceina e rosa bengala);
  • Esame citologico: In forme acute e croniche non responsive a terapia trovo utile eseguire un esame citologico di cellule raccolte da cornea e congiuntiva: il prelievo, che è assolutamente indolore, in gatti collaborativi viene eseguito senza sedazione, dopo l’applicazione di un anestetico locale in collirio, tramite lo sfregamento della superficie oculare di apposite“spazzoline” (microbrush). I vetrini, sui quali vengono distribuite le cellule così ottenute, vengono inviati al laboratorio per l’interpretazione;
  • >Tecniche diagnostiche di laboratorio come la PCR (utile per la diagnosi di infezioni da Chlamydophila felis, ma non per FHV-1);
  • Esperienza dell’operatore, soprattutto in caso di infezioni da FHV-1.

TERAPIA: Nei gatti prediligo terapie per bocca a quelle topiche (colliri o unguenti) perché spesso poco tollerano ripetute applicazioni (in caso di colliri antivirali fino a 6 volte al dì) e non sono infrequenti reazioni locali di intolleranza al farmaco (bruciore, arrossamento etc.).

Gatto Europeo adulto con improvvisa ulcerazione corneale di probabile origine erpetica. Notare la diffusa positività alla fluoresceina dovuta al distacco dell’epitelio corneale visibile come una “pellicola” soprattutto dorsalmente all’ulcera.

Stesso gatto della foto precedente. Notare la marcata chemosi (edema congiuntivale) che può essere comune sia ad infezioni virali (FHV-1) che batteriche (Chlamydophila).

Notare i depositi corneali lineari tipici di questa infezione.

Europeo adulto con blefarocongiuntivite cronica di orgine herpetica.

Europeo di 1 anno con cheratocongiuntivite cronica neutrofilica (con principale componente eosinofilica, diagnosi citologica).