Cataratta

Cataratta

COS’È
Per cataratta si intende una qualsiasi opacità del cristallino. Poiché la funzione principale del cristallino è quella di focalizzare le immagini sulla retina, la visione risulterà più o meno alterata in relazione all’estensione dell’opacità stessa. Esistono vari modi per classificare la cataratta:

  • Età del soggetto: congenita,neonatale, giovanile, senile
  • Grado di opacità: incipiente, immatura, matura, ipermatura, morgagnana
  • Posizione dell’opacità all’interno della lente: capsulare, corticale , nucleare etc.
  • Causa: ereditaria, metabolica, traumatica o senile (della vecchiaia)
  • Per una descrizione completa si utilizza l’insieme delle informazioni precedenti

Quali conseguenze comporta?

  • Alterazione della visione:
  • Cataratte “minori” (forme incipienti o immature precoci) : disturbi visivi parziali correlati alla posizione ed estensione della cataratta per
  • Forme più avanzate (cataratta matura): cecità
  • Uveite lente indotta o LIU: infiammazione dell’uvea conseguente a cataratta
  • Uveite facoclastica: nel coniglio spesso secondaria a rottura della capsula della lente come conseguenza dell’ infezione e colonizzazione della lente da parte del protozoo Encephalitozoon cuniculi. L’infezione nel coniglio avviene per ingestione orale di alimenti contaminati da urine infestate oppure in utero da una madre a sua volta colpita. L’infestazione si estende ad altri organi quali i reni, il sistema nervoso centrale, il cuore e l’ occhio.a livello del quale, a seguito della presunta colonizzazione della lente in utero, può causare cataratta.

COSA FARE
E’ importante ribadire che nel coniglio la presenza di cataratta associata alla presenza di noduli biancastri tra lente ed iride è indicativa di infezione da Encephalitozoon cuniculi, per cui è importante eseguire esami (sierologici e PCR) per la ricerca del parassita. La diagnosi non sempre è facile. In caso di conferma diagnostica o fondato dubbio clinico bisogna intervenire con terapia sistemica perché, se presa per tempo, è possibile arrestare l’evoluzione della cataratta parassitaria grazie ad una terapia sistemica.

Anche nel coniglio, come per il cane ed il gatto, è possibile ricorrere all’intervento di facoemulsificiazione della cataratta.

Coniglio Ariete 9 mesi con nodulo OS notato dai proprietari 10gg prima della visita oculistica. L’iride risulta di colore alterato e con neovascolarizzazione (uveite).

Stesso occhio dopo 28 giorni di terapia con antiparassitario per via orale (albendazolo) e terapia antinfiammatoria locale e con midriatico. Il nodulo è di dimensioni ridotte. La pupilla risulta irregolare (discoria) per aderenze tra iride e lente (sinechie posteriori) e l’aspetto dell’iride ancora alterato indica ancora la presenza dell’uveite.

Aspetto dello stesso occhio 9 mesi dopo il termine delle terapie sistemiche e locali. Il nodulo è ancora presente, ma di dimensioni molto ridotte ed il resto del cristallino risulta invariato rispetto alle visite precedenti. Notare il colore dell’iride uniformemente marrone indice della risoluzione dell’uveite.